Il colpo di frusta non è altro che un evento traumatico che interessa direttamente il rachide cervicale. Questo insorge, il più delle volte, a seguito di un brusco movimento del capo che supera i normali limiti fisiologici di escursione articolare.
Le cause possono essere molteplici ma il più frequente deriva da un incidente automobilistico, soprattutto quando un autoveicolo subisce un tamponamento violento.
Il tamponamento ha come effetto immediato per chi viene tamponato una forte accellerazione che proietta il corpo in avanti.
Si produce un movimento del capo che può essere suddiviso in due fasi, prima l'iperestensione e poi l'iperflessione.
Il danno sarà maggiore se l'autovettura non dispone del poggiatesta, se poi l'accellerazione del collo è particolarmente forte le fibre possono sfilacciarsi sino ad una completa lacerazione da cui deriva lo strappo muscolare.
Nella maggior parte dei colpi di frusta il paziente subisce solo uno stiramento dei muscoli e dei legamenti cervico-nucali.
Per quanto riguarda le conseguenze del colpo di frusta bisogna accennare alla complessità del tratto cervicale sia dal punto di vista anatomico che fisiologico. In esso infatti decorrono molti nervi e vasi fondamentali per la vita.
L'entità della lesione deriva ed è direttamente proporzionale all'intensità e alla violenza dell'impatto.
I principali sintomi del colpo di frusta sono il dolore cervicale (cervicalgia), rigidità del dorso e del collo, limitazione dei movimenti, mal di testa.
Nei casi più seri le lesioni possono interessare anche il disco intervertebrale e le strutture adiacenti. Nei casi più gravi si possono manifestare alterazioni della colonna e dell'equilibrio fisiologico del bacino.
La situazione peggiore si presenta quando al colpo di frusta si associano rotture legamentose, erniazioni discali e fratture vertebrali.
Per ottenere un risarcimento da incidente stradale e colpo di frusta in particolare, è sempre consigliabile recarsi il giorno stesso al Pronto Soccorso, per accertare le lesioni riportate e sottoporsi agli esami strumentali necessari ad individuare la lesione subita (TAC, radiografia).
Qualora dagli accertamenti risulti la lesione il medico dovrà emettere un certificato e seguire il paziente sino a completa guarigione.
A questo punto, per meglio tutelare i propri interessi, è consigliabile affidarsi ad un medico legale che produrrà una perizia medico legale che attesti le lesioni subite e i danni permanenti riportati. Sulla base della perizia medico legale e delle altre voci che concorrono a determinare il calcolo dell'indennizzo verrà individuato l'importo del risarcimento che si può ottenere.