Una parte della sanità umbra finisce in un dossier consegnato al ministro della Salute Beatrice in cui si sollecita un'indagine interna dopo il caso della bambina nata morta lo scorso 9 settembre.
Il dramma è avvenuto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Orvieto e la richiesta di una indagine con tanto ispezione alla struttura è stata fatta, tramite legali, dalla famiglia della piccola vittima. Nel documento, trasmesso per conoscenza anche all'Azienda Usl Umbria 2 e all'assessorato regionale alla Sanità, sono state evidenziate tutte le presunte criticità del reparto. Attualmente al tribunale di Terni è stata aperta una indagine dopo la morte della bambina. Il medico legale incaricato dal giudice di verificare le cause della consegnerà tra 30 giorni la relazione dopo aver chiesto e ottenuto una proroga. Nel fascicolo è iscritto nel registro degli indagati un ginecologo dell'ospedale che ha sempre rivendicato corretto il suo operato.
LA STORIA - La madre della bimba era stata ricoverata ad una settimana dal parto cesareo programmato,a causa di forti dolori addominali. Dopo essere stata sottoposta ad un monitoraggio dei battiti del feto è stata sottoposta ad un cesareo d'urgenza e poi all'esportazione di un rene a causa di un tumore benigno. Secondo l'accusa, questo male era stato diagnosticato in gravidanza ma "sottovalutato dai medici".