Ipertensione polmonare persistente nel neonato
L’ipertensione polmonare persistente nel neonato è data dalla persistenza o ricomparsa di vasocostrizione arteriorale polmonare, che causa una grave riduzione del flusso ematico polmonare e uno shunt destro-sinistro.
I principali sintomi sono: tachipnea, retrazioni, grave cianosi o desaturazione non responsiva all’O2.
Diagnosi: anamnesi, esame obiettivo, Rx torace.
Trattamento: O2, alcalinizzazione, ventilazione ad alta frequenza ossido di azoto, pressori, ossigenzione extracorporea.
Le cause più frequenti analizzate dal medico legale
- Asfissia neonatale
- Ipossia neonatale
- Sindrome da aspirazione di meconio : è frequente una anamnesi di colorazione al meconio del liquido amniotico o di meconio nella trachea.
L’ipossia determina un ritorno di una intensa costrizione delle arterie polmonari.
- Chiusura prematura del dotto arterioso o del forame ovale
- L’ernia diaframmatica congenita, in cui un polmone è gravemente ipoplastico.
- La sepsi neonatale.
- La policitemia – che ostruisce il flusso ematico.
Prognosi
La mortalità complessiva varia dal 10 all’80% ed è direttamente correlata all’indice di ossigenazione ma varia anche a seconda della patologia di base. Molti neonati sopravvivono e mostrano ritardo nello sviluppo, deficit dell’udito, invalidità funzionali.
Possibili conseguenze:
- emorragia cerebrale
- patologie renali
- arresto cardio-circolatorio
- lesioni neurologiche a medio-lungo termine
Sintomi
- Colorazione bluastra della cute
- Battito cardiaco accellerato
- Difficoltà respiratorie
Diagnosi
- Rx per identificare i disturbi di fondo
- Ecocardiogramma
Cianosi che non risponde alla terapia con O2
Per approfondimenti:
Studio Medico Legale Dott.ssa Lucia Gargiulo
Corso Vercelli 7 Milano
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