Catania - Veniamo contattati dalla giovane coppia di Catania che ci espone il suo caso. La giovane donna S. G. accompagnata dal marito si reca presso la Clinica privata al nono mese di gravidanza, dove si reca immediatamente al Reparto di Ginecologia e Ostetricia per sottoporsi ad un tracciato di controllo. Il percorso della gravidanza, bisogna sottolineare, era avvenuto senza alcun problema ed in assoluta normalità da parte della Signora S. G.

Dal tracciato di controllo si riscontra tuttavia sofferenza fetale e quindi si procede in via cautelare al ricovero della paziente. Data la progressione della sofferenza fetale si rende necessario un immediato intervento con taglio cesareo.

Purtroppo malgrado il taglio cesareo il piccolo M. G. viene alla luce privo di vita.

A seguito del decesso veniamo contattati e procediamo ad esaminare le cartelle cliniche della Clinica. Dalle stesse si evidenzia la responsabilità dei medici e della Clinica privata, colpevoli di non essersi uniformati alle buona pratica clinica ed ai Protocolli vigenti per il monitoraggio del feto durante la gravidanza omettendo importanti esami durante il periodo di gravidanza stesso.

Un adeguato esame dei tracciati e una corretta esecuzione degli esami specifici per il monitoraggio del benessere fetale avrebbe evitato il decesso del feto.

Stiamo definendo in via transattiva il caso di malasanità con la Compagnia Assicuratrice della Clinica privata l'entità del danno subito dalla giovane coppia.


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